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Campi di grano, sentieri, parchi naturali. Un contesto splendido per passeggiatetrekkingtour di cicloturismo.

L’agriturismo Tenuta Carbonara sorge nei terreni di in un antico feudo, nella campagna verdeggiante dei monti Iblei. L’amministrazione del territorio è assegnata al comune di Rosolini, dunque alla provincia di Siracusa, in Sicilia. In realtà la tenuta è molto più vicina al paesino di San Giacomo, frazione di Modica, a Giarratana e alla splendida città barocca di Ragusa Ibla, e quindi si trova immersa nell’atmosfera e nella tipica cultura rurale di Ragusa.

Il paesaggio nei dintorni è deliziosamente bucolico. Già avvicinandosi in macchina all’agriturismo si ha la netta sensazione di immergersi sempre più in un contesto in cui la civiltà dell’Uomo è ancora in pace con la Natura.

Vaste distese erbosecampi di grano, larghi alberi di ulivo e di carruboraccontanouna storia fatta di silenzi in campagna, di vento fra i rami, di pascolare tranquillo di armenti.

Nelle immediate vicinanze dell’agriturismo Tenuta Carbonara, si trova un luogo meraviglioso e suggestivo. Si tratta di un parco naturale protetto chiamato Cava dei Servi di Dio. E’ un luogo perfetto per andare a passeggiare, adatto sia alle famiglie con bambini sia agli amanti del trekking più avventuroso.

La regione dei monti Iblei culmina con un massiccio montuoso chiamato Monte Lauro. Da esso si diramano varie vallate, incise nella roccia, nel corso dei millenni dallo scorrere dei fiumi. Una di queste è stata scavata dal fiume Tellaro. La parte più profonda di questo tortuoso solco prende il nome di Tellesimo. Una delle anse più tortuose del Tellesimo è appunto la cosiddetta Cava dei Servi di Dio. Caratteristica di questo luogo è la presenza di un alto promontorio roccioso, una sorta di castelluccio naturale circondato dal fiume. Per via dell’accesso impervio, facilmente difendibile, molto probabilmente questo picco fu abitato da comunità preistoriche. Vi sono infatti state rinvenute delle sepolture a grotticella, in cavità ricavate nella ripida parete rocciosa.

Di seguito presentiamo una selezione di belle fotografie scattate nella riserva naturale di Cava dei Servi di Dio (a cura di Emanuele Lombardo leader del movimento culturale L’eco del gusto, ispirato alla trama del bel romanzo d’avventura ambientato in Sicilia L’eco del gusto)

Cercando in rete informazioni interessanti su questo luogo, dichiarato recentemente parte del Patrimonio UNESCO dell’Umanità, abbiamo trovato l’estratto di un articolo comparso sul quotidiano La Sicilia, di cui siamo lieti di diffondere una parte:

Articolo di Cecilia Galizia
tratto dal quotidiano La Sicilia
(inserto Siracusa Provincia)
Edizione di Martedì 28 Febbraio 2006
“La conformazione e la natura delle stratificazioni delle rocce – afferma la Presidente dell’ArcheoclubGiuseppina Milceri – rendono la cava una delle espressioni più significative dei processi di sedimentazione della Sicilia sud-orientale avvenuti a partire da circa 25 milioni di anni fa nel Terziario, fino al Quaternario.
Questo lungo arco temporale ha determinato una morfologia la cui varietà e, in certi casi, singolarità, è tale da rendere la vallata, anche per le caratteristiche della vegetazione, fra le più suggestive ed affascinanti di tutta la Sicilia, come sostengono numerosi studiosi”.
Cava dei Servi, che si estende per un tratto di 19 chilometri, presenta ora pareti rocciose a strapiombo, ora gole profonde invase dall’acqua, ora zone dall’andamento pianeggiante. Questa morfologia così complessa e variegata rende il sito di particolare interesse, soprattutto per la presenza di elementi che consentono di risalire ad epoche remote.
Come sostiene Giuseppina Milceri, “Riuscire a leggere i meccanismi che originarono la cava, ammirarne le stratificazioni, spiegarsi il processo e la natura di sedimentazione delle rocce all’interno un bacino marino, potrebbe essere estremamente interessante anche per i non addetti ai lavori. Da qui nasce la nostra proposta di realizzare un museo all’aperto, tanto più che il sito ha una valenza naturalistica anche per la ricca vegetazione presente sui versanti e nel fondo valle: boschi con lecci querce, arbusti e piante della macchia mediterranea, della gariga, della prateria steppica.
Luoghi – aggiunge la Presidente dell’Archeoclub– che quando si sono visti anche per una volta sola, ti rimangono per sempre nella memoria e nel cuore”.